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1) Dizion. 5° Ed. .
FIAMMA.
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FIAMMA.
Definiz: Sost. femm. Quel gas acceso, che si sprigiona da materia la quale per effetto del calore va scomponendosi, o è già scomposta, e che si leva più o meno alto in forma come di lingua, di cono, o simile.
Dal lat. flamma. –
Esempio: Dant. Inf. 16: Aimè che piaghe vidi ne' lor membri Recenti e vecchie dalle fiamme incese!
Esempio: E Dant. Parad. 8: E come in fiamma favilla si vede,... Vid'io, ec.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 606: La fiamma è untuosità, che esce de la materia, e convertesi in fummo, e lo fuoco vi s'accende.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 42: Da lungi par che come fiamma lustri.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 27, 24: Come quando si dà fuoco alla mina, Pel lungo solco de la negra polve Licenzïosa fiamma arde e camina.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 46: Vedi globi di fiamme oscure e misto Fra le roto del fumo in ciel girarsi.
Esempio: E Tass. Rinald. 10, 42: Siccome fiamma suol chiusa in fornace, Che mentre esalar cerca, e violente Scorre, il luogo di lei non è capace.
Esempio: Dav. Eron. 20: Però veggiamo che dalla lucerna, spenta per olio mancare, la fiamma si spicca, e va su alquanto, quasi pinta al suo luogo proprio.
Esempio: Bellin. Lett. P. 314: Altro non cred'io essere la fiamma che un composto di minutissimi corpicelli di fuoco posti in libertà.
Esempio: Vallisn. Op. 2, 423: È curiosa l'osservazione, che avvicinando ne' detti luoghi a certe fangose fonti lucerne, o zolfi, o bitumi accesi, subito nella superficie concepiscono fiamma, che continua ad ardere per qualche tratto di tempo.
Esempio: Bicchier. Bagn. Montecat. 19: E rovesciato sulla cisterna parimente ripiena di tal fluido metallico, mediante la fiamma di spirito di vino si conduceva gradatamente a bollore l'acqua in esperimento.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 12: Alternate con le fiamme, cert'altre figure da non potersi descrivere, che volevan dire anime del purgatorio: anime e fiamme a color di mattone.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Dant. Inf. 3: Al nocchier della livida palude, Che intorno agli occhi avea di fiamme rote.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 73: Intanto il sol, che de' celesti campi Va più sempre avanzando, e in alto ascende, L'arme percote, e ne trae fiamme e lampi Tremuli e chiari, onde le viste offende.
Esempio: Leopard. Poes. 158: Tosto vedrete il cielo Imbiancar novamente, e sorger l'alba: Alla qual poscia seguitando il sole, E folgorando intorno Con sue fiamme possenti, Di lucidi torrenti Inonderà con voi gli eterei campi.
Definiz: § II. In locuz. figur., e figuratam., più che altro con relazione a qualche viva o gagliarda commozione dell'animo. –
Esempio: Dant. Purg. 21: Al mio ardor fur seme le faville, Che mi scaldar della divina fiamma, Onde sono allumati più di mille; Dell'Eneida dico.
Esempio: E Dant. Parad. 7: Questo decreto, frate, sta sepulto Agli occhi di ciascuno, il cui ingegno Nella fiamma d'amor non è adulto.
Esempio: E Dant. Parad. 24: Quest'è la favilla, Che si dilata in fiamma poi vivace.
Esempio: E Dant. Conv. 185: Amore poi, trovando la mia vita disposta al suo ardore, a guisa di fuoco, di picciola in gran fiamma s'accese.
Esempio: Petr. Rim. 1, 152: Ardendo lei che come un ghiaccio stassi, E non lassa in me dramma, Che non sia foco e fiamma.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 292: E quinci e quindi 'l cor punge ed assale. L'una piaga arde, e versa foco e fiamma; Lagrime l'altra.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 91: Perciò che più leggiermente in quelle (nelle donne) s'accende [l'ira] ed ardevi con fiamma più chiara, e con meno rattenimento le sospinge.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 61: L'amor di lui, già nel cuor di lei intiepidito, con subita fiamma si raccese.
Esempio: Med. L. Canz. Ball. 29 t.: Perch'esser non potria mai gentil core Chi non sente quel foco; Se alcun ne sente poco, Sì le sue fiamme accenda, Ch'ognun lo intenda.
Esempio: Ar. Orl. fur. 26, 95: Tanto a quel punto sotto le faville Le fiamme avea del suo furor sopite.
Esempio: Tass. Gerus. 8, 3: Scendi tra' Franchi, dunque, e ciò ch'a bene Colui dirà, tutto rivolgi in danno: Spargi le fiamme e 'l tosco entro le vene.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 53: E la face d'inferno Argante infiamma, Acceso ancor della sua propria fiamma.
Definiz: § III. E in particolare per Passione amorosa, Pena d'amore, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 30: Conosco i segni dell'antica fiamma.
Esempio: Bocc. Rim. 114: Te obliar non posso: fa' ch'io senta Che quella fiamma spenta Non sia, che per me t'arse.
Esempio: Diviz. Calandr. 1, 1: Temendo che tal fiamma non si scoprisse, si è da molti giorni in qua mostro negligentissimo di lei.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 9: Ed era certa che non men molesta Fiamma intorno il suo cor facea soggiorno.
Esempio: Gell. Lez. 444: Non solamente il Petrarca, ma tutti quegli che hanno scritto d'amore, così nella lingua latina come nella vulgare, chiamon spesse volte la pena di amore fiamma.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 103: L'innamorata donna iva col cielo Le sue fiamme sfogando ad una ad una.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 51: Non entra Amor a rinnovar nel seno, Che ragion congelò, la fiamma antica; V'entra pietate in quella vece.
Esempio: Metast. Dramm. 8, 167: Degno è d'amore Quel tenero rispetto, Con cui celando in petto Lo sue fiamme segrete, ec.
Esempio: Alf. Trag. 1, 3: Oh! se palese mai Fosse tal fiamma ad uom vivente!
Definiz: § IV. E lo stesso vale Fiamma amorosa, Fiamma d'amore. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 57: Esse (le donne) dentro a' dilicati petti, temendo e vergognando, tengono l'amorose fiamme nascose, le quali quanto più di forza abbian che le palesi, coloro il sanno, che l'hanno provate.
Esempio: E Bocc. Decam. 1, 225: Essendo già del corpo quasi ogni natural caldo partito, in sè non schifò di ricevere l'amorose fiamme.
Esempio: E Bocc. Decam. 5, 143: Mentre che essi così parimente nell'amorose fiamme accesi ardevano, la fortuna.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 58: Muta la fiamma già d'amore intensa In odio, in ira ardente ed arrabbiata.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 216: Come l'amorose fiamme ardenti,... al desiato fine Venghin per imeneo sacrato o santo, Facilmente vedrassi in questo giorno.
Definiz: § V. E per la Persona stessa amata. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 32: L'alma mia fiamma, oltre le belle bella,... Anzi tempo per me nel suo paese È ritornata.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 159: Quell'altra è Giulia, e duolsi del marito, Ch'alla seconda fiamma più s'inchina.
Esempio: Metast. dramm. 3, 65: Bella ciascuno poi finge al pensiero La fiamma sua; ma poche volte è vero.
Esempio: E Metast. dramm. 8, 66: Ed io l'intendo. Barce è la fiamma sua.
Definiz: § VI. E per Amore, Desiderio vivo, ardente, Brama, di checchessia. –
Esempio: Adim. A. Pind. 473: Invoca Pindaro la Dea Vesta, intesa per la viva, ed inestinguibil fiamma, come ec.
Esempio: E Adim. A. Pind. 481: Vesta.... si piglia in questo luogo per quella fiamma di giustizia, che eternamente deve ardere ne' petti di chi governa.
Esempio: Niccol. Arnal. 3, 8: Necessità nel cielo, Libertà sulla terra è la soave Fiamma di Dio, che Carità si chiama; Oh beato colui che vuole ed ama!
Esempio: Capp. Pens. Educ. 303: I quali [Inglesi, Americani e Francesi],... perchè son popoli liberi, è impossibile che altro cerchino fuorchè di nutrire, col sempre apporvi novella esca, la fiamma di libertà, per farla più divampare.
Definiz: § VII. E pur figuratam. per Ardore, Intensità, Vivezza, e altresì Impeto, Veemenza, Acuto stimolo, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 4, 102: I crucci della Ninetta, le fiamme del nuovo amore di Restagnone accrescevano.
Esempio: E Bocc. Filostr. 5: Questo piacere viene mischiato con un disio ferventissimo, il quale tutti gli altri disii accende in tanta fiamma di vedervi, che ec.
Esempio: Cas. Pros. 2, 50: E noi crediamo che egli, in tanta fiamma di desiderio e di avarizia, a noi perdonerà?
Esempio: Tolom. Lett. 14 t.: Lo farei forse s'io parlassi a persona ignorante o rozza, la qual con sottigliezza d'argomenti o forza di ragion o fiamme d'eloquenza bisognasse persuadere.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 32: Ivi si spazia (il pensiero nelle ascose bellezze di Armida), ivi contempla il vero Di tante meraviglie a parte a parte: Poscia al desio le narra e le descrive, E ne fa le sue fiamme in lui più vive.
Definiz: § VIII. Fiamma di fuoco, o del fuoco, vale quanto il semplice Fiamma, ma aggiunge forze, all'immagine. –
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 108: Abbronzato come se fosse stato arso di fiamme di fuoco.
Esempio: Martin. T. V. 10, 136: La voce del Signore che divide la fiamma del fuoco.
Definiz: § IX. Fiamma, per estensione, vale anche Fuoco che divampi; e altresì Incendio. –
Esempio: Varch. Boez. 39: Creso re de' Lidj,... posto miserabilmente sopra le fiamme del capannuccio, fu solo dalla pioggia, che da cielo venne, scampato?
Esempio: Car. Eneid. 2, 476: Oh! fuggi, Enea, fuggi, mi disse; Togliti a queste fiamme.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 29: Mie son quelle catene, e per me questa Fiamma s'accende, e 'l rogo a me s'appresta.
Esempio: E Tass. Gerus. 2, 33: Composto è lor d'intorno il rogo omai, E già le fiamme il mantice v'incita.
Esempio: Guar. Past. fid. 5, 3: Or non s'indugi più, sacri ministri; Suscitate la fiamma.
Esempio: Segner. Incred. 122: Avevano disposte frequenti sentinelle per ogni via che con le fiamme di notte, e con le fumate di giorno, dessero segno degli avvenimenti di maggiore importanza.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. attratt. 6: Sperando che i leggitori discreti vorranno accogliere benignamente alquanti fogli, perseguitati dalla fortuna, e sfuggiti per gran ventura alle fiamme.
Esempio: Metast. Dramm. 3, 95: Tu pensi a vendicarti, e cresce intanto La sollecita fiamma.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 395: O miseri, s'apprese Alle case la fiamma?
Esempio: Fiacc. Fav. 2, 71: Altri (dicon) che ardon le scene ed arde il fòro, E che la fiamma ha guadagnato il tetto.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 9: Allo splendor di queste Fiamme, che son presenti al mio pensiero, Da voi si detti la temuta legge.
Definiz: § X. Pure poeticam., per Face accesa, Fiaccola e simili. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 56: Insieme tutta la giovanaglia dell'isola di Sciros, vanno a tetto, e gittano le fiamme ai colmi.
Esempio: Caran. Eustaz. 37: Avea poi anco nella man destra una fiamma di fuoco, e nella sinistra una bilancia.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 12: Su, su, fedeli miei, su via prendete Le fiamme e 'l ferro, ardete ed uccidete.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 9: Poi misurar col guardo i gran palagi,... lanciarvi Le preparate fiamme, indi col ferro, ec.
Definiz: § XI. Fiamma, trovasi poeticam. usato anche per Spirito fasciato di fiamma o di luce. –
Esempio: Dant. Inf. 26: Che non mi facci dell'attender niego, Finchè la fiamma cornuta qua vegna.
Esempio: E Dant. Inf. appr.: Poichè la fiamma fu venuta quivi.
Esempio: E Dant. Inf. 27: Già era dritta in su la fiamma, e queta, Per non dir più, e già da noi sen già.
Esempio: E Dant. Inf. appr.: La fiamma, dolorando, si partìo.
Esempio: E Dant. Parad. 12: Sì tosto come l'ultima parola La benedetta fiamma, per dir, tolse.
Esempio: E Dant. Parad. 14: Anzi che fosser sempiterne fiamme.
Esempio: E Dant. Parad. 23: Però non ebber gli occhi miei potenza Di seguitar la coronata fiamma.
Esempio: E Dant. Parad. 26: Mentr'io dubbiava per lo viso spento, Della fulgida fiamma che lo spense Uscì un spiro, che mi fece attento.
Definiz: § XII. E figuratam. prendesi genericamente per Anima, Spirito che informa ed avviva il corpo. –
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 1, 389: Di terra io sono, Ma la fiamma ch'avviva Questa spoglia mortal, del cielo è dono.
Definiz: § XIII. Pur figuratam. e poeticam. riferito ad occhi, per Vivezza, Fulgore, Vivacità, dimostrante la passione dell'animo, la fierezza e simili affetti. –
Esempio: Tass. Gerus. 19, 106: Ohimè! de' lumi già sì dolci e rei Ov'è la fiamma? ov'è il bel raggio ascoso?
Definiz: § XIV. Fiamma, per similit., usato a denotare il Subito e vivo accendersi del volto per ira, vergogna e simili. Onde Fatto di fiamma, detto di persona, vale Divenuto rosso, Acceso in volto. E pure con relazione a volto, usasi per Caldana, Subitanea accensione di sangue; più che altro nella maniera, Venire le fiamme al viso, alla testa. –
Esempio: Tass. Gerus. 13, 52: Parla ei così, fatto di fiamma in volto, E risuona più ch'uomo in sue parole.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 103: Questa parola fece venir le fiamme sul viso del frate.
Definiz: § XV. E secondo proprietà latina, trovasi per Colore di fiamma, Colore rosseggiante. –
Esempio: Dant. Parad. 31: Le facce tutte avean di fiamma viva, E l'ale d'oro.
Esempio: Vill. G. 242: La loro arme principale è oro e fiamma, cioè addogata per lungo d'oro e vermiglio, e le bande di fuori d'oro.
Esempio: Domen. Plin. 1092: Il sincero [indaco] rende una fiamma d'eccellente porpora.
Definiz: § XVI. E pure per similit., dicesi a Quel segno o fregio, consistente ordinariamente in un gruppo di linee verticali, alquanto ritorte e ineguali, che quando sia dipinto è di color rosso, o d'oro; e serve in tessuti, armi, imprese, e simili, a rappresentare in qualche modo la fiamma. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 53: Di rosse fiamme ha pien lo scudo giallo.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 396: In su la cappa e' vestiri fiamme di oro, e in mano la palma.
Definiz: § XVII. Quindi Drappo a fiamme, si dice Quel drappo di fondo bianco, sopra cui campeggia un rosso a foggia di fiamme; e dicesi anche Drappo fiammato. –
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 5, 2: Da' fondachi vi s'offre il drappo a fiamme, Il panno verde, e le tele d'Olanda.
Definiz: § XVIII. È applicato talvolta a Fuochi cadenti dal cielo, a Meteore luminose, e poeticam. anche a Folgori e simili; e Fiamma volante, si disse per Bolide. –
Esempio: Dant. Inf. 14: Quali Alessandro.... vide, sovra lo suo stuolo, Fiamme cadere infino a terra salde.
Esempio: Petr. Rim. 2, 272: Fiamma del Ciel sulle sue trecce piova, Malvagia.
Esempio: Varch. Stor. 1, 323: Essendosi una sera, d'intorno alle due ore di notte, veduto scorrere per lo cielo e sparire subitamente una fiamma di fuoco, la qual pareva di grandezza quanto un buon fastello di sermenti, si cominciò a mormorare per tutto.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 57: Ahi, che fiamma dal cielo anzi in me scenda, Santa onestà, ch'io le tue leggi offenda.
Esempio: Cap. L. Mofet. 132: Oltre a' tuoni, a' lampi e alle saette folgori, fiamme volanti, e altri e altri simili effetti maravigliosi nell'aria produconsi.
Definiz: § XIX. Fiamma del sole, detto poeticam. per Luce del sole. –
Esempio: Dant. Parad. 1: Parvemi tanto allor del cielo acceso Dalla fiamma del sol, che pioggia o fiume Lago non fece mai tanto disteso.
Definiz: § XX. Fiamma diurna. –
V. Diurno, § V.
Definiz: § XXI. Fiamma, Term. marinaresco, è Quella specie di bandiera formata con una striscia sottile e lunghissima di stamigna o di seta, dipinta coi colori nazionali, e fermata alla cima dell'albero di maestra, come segno di bastimento militare. E altresì dicesi Fiamma a Ciascuna di quelle banderuole lunghe e strette, e di tutti i tagli e colori, che si mettono in alto, per parlare da lungi, secondo il libro de' segnali; o per gala di pavesata. –
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 16: Chiamavano i Romani flamei una sorte di veli stretti e sottili.... Oggi, perchè alcune insegne delle navi si dicon fiamme, crederà agevolmente chi che sia, e non male, che da l'uso romano sia presa questa voce.
Esempio: E Borgh. V. Disc. appr.: Cota' veli sono lunghi, e larghetti da capo, e sempre si vanno verso la punta assottigliando; e dati al vento, e serpeggiando per l'aria, o vogliam dire ondeggiando, rendono una molto propria simiglianza di fiamma viva.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 4: Questi [remi] in simil guisa E d'orpello e di fiamme, e frappe e fronde Nobilitati.
Esempio: E Buonarr. Descr. Nozz. 39: Bandiere, fiamme, gagliardetti, pennelli e insegne dintorno intorno per lo numero di sessanta, di drappi varj e riccamente adornati, vi andavan sopra (a una galera).
Esempio: Bart. D. Mem. ist. Comp. 2, 134: Intanto la nave era tutta messa a bandiere, a stendali, a fiamme; e quanti v'eran dentro, armati e distesi in ordinanza al bordo.
Esempio: E Bart. D. Grandezz. Crist. 259: Tutta la nave ora vagamente recata in addobbo,... messi a bandiere e fiamme al vento i capi de gli alberi, e delle antenne levate solo a mezz'asta; festoni e ghirlande allo sprone.
Esempio: Nom. Catorc. Angh. 14, 61: A tal che ogni ora un secolo le pare, Ed osserva le fiamme e la bandiera, E quantunque aiutar non possa il legno, Del suo desir, torcendosi, dà segno.
Definiz: § XXII. Term. di Botanica. Pianta parassita, detta più comunemente Succiamele; ed è l'orobanche major de' Botanici. –
Esempio: Michel. Relaz. 16: Fiamma parimente vien detta da noi [il Succiamele], perchè.... le piante da essa offese restano secche in modo che paiono avvampate, e quasi abbruciate.
Definiz: § XXIII. Fiamma si disse anche Una paniera intessuta di vetrice e coperta di cuoio, che si teneva dietro alle carrozze da campagna per comodo di portar robe. –
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § XXIV. Aurea fiamma, trovasi poeticam. per lo stesso che Orifiamma. –
Esempio: Ar. Cinq. Cant. 1, 53: Innanzi a questo dì di ch'io vi parlo, Che l'aurea fiamma alzò in Boemia Carlo.
Definiz: § XXV. Andare a fuoco e fiamma, Mandare a fuoco e fiamma, Mettere, a fuoco e fiamma; e Dare in fuoco e fiamma. –
V. Fuoco.
Definiz: § XXVI. Andare in fiamme, vale Ardere, Bruciare, per incendio. –
Esempio: Niccol. Poes. 1, 313: Or nella reggia, Che in fiamme andrà, sulla rivale indegna Vegga le colpe che il furor m'insegna.
Definiz: § XXVII. Dare alle fiamme, vale Bruciare, Ardere vivo, Gettare sul fuoco. –
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 1, 206: Altri quattro ostinati eretici.... furono dati publicamente alle fiamme; e furon fatte al medesimo tempo altre esecuzioni in diversi luoghi.
Definiz: § XXVIII. Essere in fiamme, vale Essere incendiato, Bruciare, Ardere.
Definiz: § XXIX. E figuratam., detto di città, di paese, vale Essere in preda alle discordie, ai tumulti, alla guerra civile e simili.
Definiz: § XXX. Far fuoco e fiamma. –
V. Fuoco.
Definiz: § XXXI. Levar fiamma, vale Cominciare a far fiamma, o semplicemente Far fiamma. –
Esempio: Firenz. Pros. 2, 145: Fattosi porgere un carbon di fuoco, e' lo pose appunto nel mezzo di quella stoppa, la quale, come fu riscaldata, levò ad un tratto una fiamma sì grande, che io cominciai ad ardere d'ogni intorno.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 229: E s'altre legne non mi porge amore Che lievin fiamma, una favilla sola Non fie di me, sì 'n cener mi converto (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XXXII. E figuratam. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 181: La nimicizia d'Agrippina leverebbe più fiamma, se Livia, maritandosi, quasi dividesse la casa de' Cesari.
Esempio: E Dav. Tac. 2, 176: In quel mentre i soldati pretoriani levaron quasi fiamma di sedizione.
Definiz: § XXXIII. Menare a fiamma, vale Incendiare, Devastare con incendj. –
Esempio: Vill. M. 5, 71: Cavalcò infino agli antiporti di Rimini, e tutto menò a fiamma il paese.
Definiz: § XXXIV. Porre in fiamma, vale Incendiare, Devastare con incendj; e figuratam., Mandare in perdizione, Mettere a soqquadro, Disertare, e simili. –
Esempio: Chiabr. Rim. 3, 24: Le mie ricche provincie, e la mia reggia Ha posta in fiamma.
Esempio: E Chiabr. Rim. 4, 63: Ecco, ei s'affretta minaccioso, ed arde Di porre in fiamma.... Il tuo sacrato e venerabil tempio.
Esempio: E Chiabr. Rim. 4, 79: Sparta già diede al mondo occhi sì chiari, Che per arte di me posero in fiamma Dell'Asia i regni.
Definiz: § XXXV. Mettere a ferro e fiamma. –
V. Ferro, § LIV.
Definiz: § XXXVI. Render fiamma, vale Produrre fiamma, Far fiamma. –
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 33: Lo fuoco quante più legne riceve, sempre maggior fiamma rende.
Esempio: Dant. Parad. 14: Ma siccome carbon che fiamma rende,... Così ec.
Definiz: § XXXVII. Spirar fiamma, figuratam. e poeticam., vale Dimostrar l'ira da cui si è vivamente agitati. –
Esempio: Tass. Gerus. 6, 33: In sembianza d'Aletto e di Medusa Freme il Circasso, e par che fiamma spire.